Conosci la storia del ragazzo annegato con la pagella cucita nella giacca?
Era adolescente quando è morto. Era uno dei migranti che persero la vita nel grande naufragio del 2015. Veniva dal Mali e sognava una vita migliore. Quando è stato trovato il suo corpo senza vita aveva una giacchetta. All'interno della tasca una pagella cucita con cura. Aveva ottimi voti. Questo ragazzo di cui non non sapremo mai il nome, aveva sperato in un lasciapassare per un'Europa, con la sua pagella da "perla rara".
Per immaginare la sua storia, i suoi pensieri, i suoi sogni vedi il bellissimo video:
ORA TOCCA A TE! SCEGLI UNA DELLE DUE TRACCE SUL TEMA DELL'EMIGRAZIONE E SCRIVI UN COMMENTO A QUESTO POST!
1. TESTO ESPRESSIVO
Immedesimati in un ragazzo della tua età, immigrato nel nostro paese, confida le tue speranze per il futuro e scrivi una pagina di diario in cui racconti la tua storia.
1. FORMULA DI APERTURA: dopo aver scritto la data e il luogo, rivolgiti al diario.
2. INTRODUZIONE E MOTIVAZIONE: racconta chi sei, il giorno del tuo arrivo, scrivi perché sei venuto in Italia.
3. PARTE CENTRALE: racconta i pericoli vissuti durante il viaggio, le paure, le speranze per il tuo futuro.
FORMULA DI CHIUSURA: chiudi con una formula confidenziale di saluto e con la firma.
2. TESTO ARGOMENTATIVO
L'emigrazione è un fenomeno in continua crescita; alcuni paesi meta di immigrazione sono disponibili all'accoglienza, altri oppongono un netto rifiuto. Esponi la tua idea in un testo argomentativo: ritieni che nel mondo in cui viviamo sia indispensabile imparare a non temere il "diverso", anzi a favorire la sua inclusione, oppure ritieni che i paesi occidentali debbano "chiudere le frontiere" per paura di perdere le opportunità lavorative, la propria identità religiosa o culturale?
Vai sul libro di Antologia a pag. 771 e segui le indicazioni per la composizione di un testo argomentativo. Fai riferimento alle pagine da 746 a 751 per l'inquadramento storico del fenomeno. Guarda con attenzione anche le pagg. 772-773 per trovare spunti per il percorso pluridisciplinare d'esame!
La tua storia è davvero bella Flavio, mi ha emozionato! Credo che tu abbia tratto ispirazione anche dal film di Marco Tullio Giordana che abbiamo visto all'inzio dell'anno "Quando sei nato non puoi più nasconderti". Il finale, poi, è veramente efficace!
Qualche correzione: attento ai tempi verbali, stai scrivendo al passato quindi:
"Finalmente vedo la luce del sole comicio a scaldarmi"= vidi, cominciai
Cascarono/caddero ( il verbo è cadere, non cascare)
intravisi/intravidi (il passato remoto di vedere è vidi).
Ma sei sicuro di scrivere prima su un documento word? Alcuni errori sembrano proprio errori di digitazione, altri invece riguardano la punteggiatura, le virgole, che devi rivedere, soprattutto nella parte finale della storia. Attento ai soliti apostrofi (po')!
Molto bene!
Un…
Molto bene Alessio, la tua pagina di diario è molto toccante, solo una piccola correzione: "Molte volte quando la mamma mi mandava a prendere l’acqua alla fontana vedevo gli altri bambini e bambine che ridono", attento ai tempi verbale, scrivi al passato, quindi le bambine "ridevano".
Milano, 5 settembre 2019
Caro diario, voglio raccontarti la storia del mio lungo viaggio per arrivare qui in Italia. Sono qui perché nel mio paese in Marocco ce stato un un bombardamento. Appena sono arrivato mi hanno prelevato le impronte digitali per vedere l’età poi mi hanno dato dei vestiti e mi sono fatto una doccia. Il viaggio non è stato molto bello, siamo partiti sulla sera tarda eravamo tutti impauriti, ci furono due grandi scoppi, dopo il secondo io e mia madre ci siamo presi per mano e abbiamo incominciato a correre verso il mare, eravamo sicuri di esserci tutti. Arrivati sulla costa ci misero su tre barconi eravamo in tanti molti piangevano perché il quel bombardamento avevano pers…
Caro diario,
Sono Luke,ti scrivo oggi 23 novembre da Lampedusa in Italia. Questi ultimi giorni sono stati molto faticosi sai? Sono partito dalla Libia scappando dalla guerra,dalla paura,dalla povertà e dalla fame per arrivare in Italia a cerca di nuove opportunità. Vivevo in una piccola baracca in strada con quattro fratelli tutti più piccoli e la famiglia andava avanti con il lavoro di papà che era un operaio che prendeva pochissimo di stipendio e a volte ero costretto a rinunciare ai miei pasti per far mangiare i miei fratellini. Molte volte quando la mamma mi mandava a prendere l’acqua alla fontana vedevo gli altri bambini e bambine che ridono tornando da scuola. Io li invidiavo molto perché i miei genitori…
Giulia e Simone, avete fatto entrambi un ottimo lavoro. I vostri testi denotano grande sensibilità e capacità di immedesimazione!
Bel lavoro davvero!