La Peste Nera del Trecento è forse una delle pandemie più famose della storia. Partita intorno alla metà del 1300 nel nord della Cina si diffuse in Siria estendendosi alla Turchia asiatica ed europea per poi raggiungere la Grecia, l'Egitto e la penisola balcanica. Nel 1347 arrivò in Italia, prima in Sicilia e poi a Genova. L’anno dopo il contagio, dall’Italia, passò in Svizzera e poi nel resto d’Europa, Francia, Spagna, l’Inghilterra, la Scozia e l'Irlanda. Nel 1353, dopo aver infettato tutta l'Europa, i focolai della malattia si ridussero fino a scomparire. Secondo le stime moderne, la peste nera uccise almeno un terzo della popolazione del continente, provocando quasi 20 milioni di vittime e cambiando per sempre la storia.
Anche se la Peste nera fu davvero molto diversa dal coronavirus che si sta diffondendo oggi, ci sono alcune importanti analogie e lezioni da trarre dalla storia per non ripetere tragici errori.
Prepara, da solo o in gruppo (così da dividervi gli argomenti), una presentazione sul tema, basandoti sui seguenti suggerimenti:
- cercate in rete immagini che raccontano la peste nera del Trecento. Descrivete le immagini con delle didascalie.
- mettete in evidenza argomenti come: cause e origine del contagio, paura e strumenti utilizzati per combattere l'epidemia, effetti e conseguenze sulla popolazione e l'economia (cambiamenti nelle coltivazioni, effetti sulla produzione alimentare e artigianale, mutamenti dei rapporti di lavoro nelle campagne)
- analogie e differenze rispetto alla diffusione oggi del Coronavirus.
In alternativa puoi scegliere un compito di scrittura creativa: immagina di essere un abitante della città di Firenze nel 1348. Scrivi una lettera a un parente lontano o a un amico in cui lo informi dell'epidemia, gli racconti cosa sta succedendo intorno a te, dai notizie della tua famiglia, esprimi le tue preoccupazioni, formuli un'ipotesi sulle cause e sulle modalità del contagio.
BUON LAVORO A TUTTI!
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Il lavoro di Maika💓
Ecco il mio lavoro sulla peste nera
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Cara mamma, 17 maggio del 1347
Una malattia si è manifestata su tutta la città, bambini di giovane età sono morti a causa di questo tragedia.
Molti credono che sia stato Dio, per punirci delle nostre malefatte; per questa loro ipotesi chiamano questa malattia: “flagello di Dio’’.
Ahimè è tutto iniziato dalle navi genovesi, che portavano con sé topi, che a sua volta portavano le pulci, ed ecco qua che incomincia il putiferio.
Per la nostra scarsa igiene e la carestia in corso, il batterio se ne approfitta, questa mancata usanza ci ha condannati.
Non andare in giro, fallo quando è proprio urgente, così ti salverai.
Ricordati mammina, io ci tengo alla tua salute.
Ho molto timore, non soltanto della…
Buonasera Professoressa questo è il mio lavoro sulla peste. Nicolò
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Buonasera Professoressa,
questo è il mio lavoro sulla peste.
A domani. Samuele
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