Chi non ama ascoltare una buona vecchia storia d'avventura? È divertente scoprire come eroi avventurosi come Indiana Jones esplorano il mondo in maniera emozionante. Ora tu stesso potrai scrivere la tua storia d'avventura! Devi solo seguire i passaggi descritti qui sotto!
Il racconto d’avventura è un genere letterario molto amato sia dagli adulti che dai ragazzi. Infatti è in grado di colpire la nostra attenzione per tutte quelle caratteristiche che gli sono proprie. I misteri, le lotte, le trappole in cui si può incorrere, lo scontro tra l’eroe e i cattivi: sono tutti elementi in grado di catturare l’attenzione. Per scrivere un racconto d’avventura occorre molta fantasia e ci sono alcuni elementi fondamentali da cui non si può prescindere nella stesura del testo. L’obiettivo di questo tipo di racconto è quello di intrattenere, di emozionare e di appassionare i lettori, attraverso un mix che trova le sue principali radici nel fantasy e nell’azione. Ma quali sono più precisamente le caratteristiche fondanti di un racconto d’avventura? Vediamo alcuni schemi fondamentali e come scrivere un racconto di questo genere. Il racconto d’avventura fondato sul viaggio di esplorazione Il viaggio è una delle componenti fondamentali su cui può essere incentrato un racconto d’avventura. Di solito sono viaggi col preciso scopo di far vivere delle emozioni molto particolari, per scoprire posti eccezionali. Il viaggio spesso ha l’obiettivo di far arrivare il lettore in una terra lontana e sconosciuta, come nel caso del racconto d’avventura su un’isola deserta. Spesso come stratagemma assistiamo alla creazione di un personaggio, un protagonista come un archeologo o uno storico che va alla ricerca di qualche oggetto antico, magari alle prese con qualche leggenda che non si sa se sia vera oppure no. È proprio il desiderio di trovare l’oggetto misterioso che spinge il personaggio ad andare in questo luogo sconosciuto. Spesso quest’ultimo può assumere anche le caratteristiche della natura imprevedibile. Il ruolo dei compagni di viaggio e dei nemici Gli altri personaggi che circondano il protagonista sono creati appositamente per dare più suspense alla storia. Il protagonista potrà avvalersi di alcuni compagni di viaggio, che svolgono il ruolo di veri e propri assistenti. Come nel caso della ricerca di un oggetto misterioso, potrà incontrare anche qualche altro personaggio che si unirà al viaggio. Naturalmente un ruolo molto importante, sempre per creare coinvolgimento, è costituito dai nemici, gli antagonisti che cercano di ostacolare il cammino del protagonista. Come scrivere un racconto d’avventura Ma come fare a scrivere un racconto d’avventura inventato? Una parte importante, prima della scrittura, è riservata alla riflessione su chi deve diventare il personaggio principale del testo, quindi su chi deve essere il protagonista. Spesso questo ruolo tocca ad un eroe coraggioso. Ma la scelta dei personaggi non si ferma al protagonista. Infatti, come abbiamo già specificato, fondamentale è la scelta dei nemici, degli antagonisti. Attraverso una serie di ostacoli e di impedimenti, l’antagonista cerca di impedire l’obiettivo che si propongono il protagonista e il suo assistente. Altro passo fondamentale per scrivere un racconto d’avventura è costituito dalla scelta del luogo in cui sono ambientati i fatti. Naturalmente il luogo non va scelto a caso, ma si deve accordare strettamente con le peripezie che devono accadere nel corso della storia. Come già abbiamo detto riguardo alla specificazione della trama di un racconto d’avventura basato su un viaggio, il luogo può essere misterioso, sconosciuto, un posto esotico oppure boschi e città inesplorate, tutte da scoprire. La definizione della struttura La struttura di un racconto d’avventura è davvero tipica, perché comincia con una situazione iniziale che deve essere descritta bene al lettore. Si tratta della situazione in cui si trovano i personaggi prima che cominci l’avventura vera e propria e, quindi, prima che accadano le varie peripezie. A questo punto inizia l’impresa straordinaria che ha come protagonista l’eroe. Possono esserci viaggi, battaglie e vari colpi di scena, sempre per emozionare e coinvolgere in maniera forte il lettore. Tutta la parte delle peripezie rappresenta lo svolgimento del testo vero e proprio. Infine il racconto d’avventura si conclude con la risoluzione della situazione, attraverso una scena finale. Di solito trionfa il protagonista, che riesce nell’impresa e afferma il bene sul male. La tecnica narrativa che deve essere usata è di fondamentale importanza, perché deve coinvolgere così tanto il lettore da tenerlo legato al racconto fino alla fine. Da questo punto di vista rappresenta un buon espediente l’uso di un ritmo incalzante. Non ci riferiamo soltanto al susseguirsi delle vicende, ma anche alle tecniche vere e proprie di scrittura, condotta con frasi brevi e con termini specifici in base al tipo di vicenda che viene narrata. Solitamente si bada molto alla suspense. La storia deve essere condotta proprio in modo da passare da una situazione iniziale incentrata sulla tranquillità dei personaggi e delle vicende, per poi creare nel corso delle vicende un tipo di suspense sempre più crescente. Da questo punto di vista nulla deve essere lasciato al caso, ma tutto deve essere dosato e bilanciato nel modo più giusto, secondo una precisa strategia, per creare un’esperienza che il lettore può dimenticare soltanto molto difficilmente. Lo scopo è infatti quello di generare emozione, perché l’avventura proposta sia ricordata come un’esperienza unica da vivere.
Le tappe per scrivere un racconto d’avventura
La tipica storia d’avventura si avvia pressappoco così.
#1 – Creazione del personaggio
Solitamente c’è un ricercatore di antichità che studia un determinato manufatto.
Ha un motivo profondo per cercarlo (ad es. anche il padre aveva dedicato la sua vita a quello e lui vuole mantenere la promessa fattagli, o addirittura deve scoprire cos’è successo al padre di cui non si trova più il corpo, o deve ripulire la reputazione del padre ingiustamente accusato di aver rubato antichi manufatti).
(Qui lo spettatore non si aspetta ancora cosa succederà nella storia, e andrà avanti per capire dove la storia lo porterà. È un po’ come quando ci danno un oggetto in mano da costruire senza istruzioni e ci sforziamo perché vogliamo capire cosa andremo a costruire e a che cosa servirà).
#2 – La scoperta
Il manufatto non si sa se esiste per davvero o se sia solo una leggenda.
Quello che sappiamo è che esisteva una civiltà antica che ipotizzava dell’esistenza di questo manufatto dal potere incredibile e misterioso. Ma nulla finora è stato dimostrato.
Poi un evento muove il protagonista verso un viaggio. (Ad es. viene fatta una scoperta che avvicina all’antico manufatto).
Il protagonista parte.
Un assistente o un gruppo di assistenti si offrono di accompagnarlo e partono con lui.
(Qui lo spettatore si crea delle aspettative e si domanderà cosa accadrà nell’avventura, visto che ancora non conosce molto la situazione).
#3 – Il viaggio
Ma ci sono degli ostacoli che si pongono nella ricerca (possono essere le reticenze di una popolazione, i pericoli della natura, ecc.).
(Qui si gioca sull’emozione, in quanto lo spettatore è tenuto in tensione dal fatto che sembra che i personaggi corrano dei pericoli e rischiano di perdere il premio della loro missione, finendo per perdere il lieto fine).
Come evolve la storia
#4 – La ricerca di indizi
Per sua fortuna, ad un certo punto, il protagonista ritrova un indizio che manifesta la veridicità delle credenze riguardo l’oggetto.
(Adesso lo spettatore vede che il protagonista ha finalmente un indizio concreto che lo spinge a credere nella missione e trova un attimo di gioia, ma inizia anche una sfida con il protagonista cercando di scoprire la posizione del manufatto prima di lui).
#5 – Gli antagonisti (cacciatori di tesori)
Ma si scopre che anche un cattivo è sulle tracce del manufatto e il protagonista deve impedirgli di prendere le sue scoperte.
Lui e il suo o i suoi aiutanti continua la ricerca cercando di sfuggire al nemico. E questo lo mette di fronte alle sue paure più grandi.
(Qui il pubblico prende una posizione riguardo un’ideale di giustizia: decide se condividere la visione del protagonista o se invece quella del nemico. Ancora una volta il pubblico sta in tensione e cerca di capire se il protagonista riuscirà a impedire al cattivo di impossessarsi del manufatto e farlo perdere alla cultura).
Finale
#6 – Il ritrovamento del manufatto
Il gruppo arriva a scoprire il luogo dove è nascosto il manufatto, ma il cattivo li trova e li imprigiona, rubando i codici di accesso al luogo e le disposizioni delle trappole di difesa.
Nonostante ciò, il cattivo non trova l’oggetto. Quindi, pensa che non esiste o che il protagonista si sia sbagliato nel credere nella sua esistenza.
Anche il protagonista ora pensa di aver creduto invano in una cosa che non esiste.
(Qui il pubblico vede che il protagonista ha per la prima volta il suo momento di debolezza e insicurezza nelle sue capacità e s’immedesima profondamente in quello stato d’animo. Tiferà affinché il protagonista riesca a vincere le sue paure).
#7 – Il potere degli antichi
Nel momento di maggior sconforto, però, accade qualcosa. Il protagonista ha finalmente una rivelazione e capisce le parole degli antichi (scritte nel libro che gli aveva preso il cattivo o incise in una grotta).
Scopre come far apparire l’oggetto.
Ma il cattivo lo ruba, e come conseguenza il luogo fa scattare un meccanismo di difesa degli antichi (ma può essere anche della natura, nei casi di un’esplorazione di un’isola o di zone della natura).
Mentre il cattivo lotta per se stesso finendo per perdere il manufatto, il protagonista riesce a salvare il suo gruppo finendo per ottenere un premio grazie al suo cuore puro. Ad es. può finalmente entrare in possesso del manufatto, oppure lasciarlo agli antichi. Comunque vada, in tutto questo, riesce a far arrestare il cattivo.
(Qui c’è la soddisfazione del pubblico che si gode il lieto fine).
Comunque si mostri il finale, in tutto questo, il protagonista riesce a trovare le risposte che cercava riguardo il suo problema principale.
Noi vediamo tutto il cerchio chiudersi e ogni domanda ricevere una risposta.
E dopo aver vissuto mille emozioni, tra avventura, momenti di suspence, coinvolgimenti personali, familiari, o anche inizio di relazioni, avremo gradito l’intrattenimento tipico del racconto d’avventura e saremo soddisfatti di tutte le emozioni e scoperte vissute.
Piccola nota: non ho parlato delle relazioni amorose, ma si sa: le storie d’amore ci sono in quasi tutte le storie, a prescindere da ogni genere, e puoi far sì che il protagonista s’innamori di qualcuno degli altri personaggi).
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GIOCA CON QUESTA ESCAPE ROOM!
ADESSO TOCCA A TE!
SCRIVI IL TUO RACCONTO DI AVVENTURA!
CREA I PERSONAGGI
SCEGLI UNA MAPPA DEL TESORO TRA QUELLE PROPOSTE AL PUNTO 2
INVENTA LA STORIA
DISSEMINA DI INDIZI E PROVE IL TUO RACCONTO
COSTRUISCI UN FINALE ADEGUATO!
OPPURE.....
HAI MAI VISSUTO IN PRIMA PERSONA UNA STORIA ECCEZIONALE, DA SOLO O CON I TUOI AMICI? SCRIVILA PROPRIO COME SE FOSSE UN AVVINCENTE RACCONTO DI AVVENTURA!
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