"L’amore ai tempi del colera " del premio nobel Gabriel Garcia Marquez è uno dei romanzi più pubblicati, tradotti e divulgati di sempre, noto in ogni parte del globo.
Mutuando e adattando il titolo del famoso testo alla situazione attuale, dopo quasi tre mesi dalla chiusura delle scuole, facciamo un bilancio di questa esperienza, miei cari alunni e parliamo della "scuola ai tempi del coronavirus"!
Scrivete qui, postandolo nei commenti, un testo in cui parlerete di voi, di come avete vissuto questo tempo, delle emozioni che avete provato, delle cose che avete riscoperto e di qu elle, invece, vi sono mancate terribilmente.
Vi chiedo, poi, di entrare nello specifico dell'esperienza della didattica a distanza.
Ripensate con calma e attenzione a tutte le esperienze di apprendimento fatte in questo tempo, alcune già utilizzate prima dell'emergenza, altre completamente nuove:
- video lezioni on line
- video lezioni registrate dall'insegnante
- interazione sul sito e blog di classe
- interazione a distanza coi compagni per realizzare lavori di gruppo
- interazione con l'insegnante attraverso piattaforme, mail e messaggistica privata
- quiz on line per la verifica degli apprendimenti
- studio individuale in autonomia
- uso di materiali multimediali per lo studio (video, power point, file audio)
Che cosa vi è piaciuto e vi è stato utile per migliorare? Che cosa, invece, proprio non siete riusciti ad apprezzare?
I ragazzi di terza potrebbero preparare un discorso da riferire nel caso emergesse questo argomento di discussione durante il colloquio orale!
Forza, vi aspetto numerosi!
Certo Giulia, " la tecnologia e la didattica digitale se da un lato possono migliorare la capacità della scuola , dei docenti, dall’altro non possono sostituire la ricchezza della relazione che si instaura a scuola". Siamo sicuramente tutti d'accordo con te! Diciamo che, in questo momento, non avendo alternativa, la tecnologia ci è venuta in soccorso, molto peggio sarebbe stato, in termini di isolamento, senza di essa!
Sono ormai passati 4 lunghi mesi da quando l’emergenza sanitaria ci ha costretti alla quarantena.
Il cambiamento determinato dal coronavirus , ha avuto un impatto molto forte sulla nostra quotidianità, costretti a stare in casa, in convivenza forzata con i genitori, senza poter andare a scuola, vedere professori e compagni.
La preoccupazione per la salute propria e delle persone care, stare lontani dai parenti per paura del contagio , stare lontani dagli amici,non è stato molto facile. Fortunatamente noi adolescenti di oggi abbiamo la tecnologia dalla nostra parte che ci ha permesso di essere lontanamente vicini. La stessa tecnologia che ci ha dato l’opportunità di rimanere in contatto con i professori per poter proseguire il nostro percorso di studio grazi…
Cara Michela,
quanto mi piace questa tua frase:
"La scuola normale ha molto più che lo studio: ha le amicizie che si formano in classe o davanti scuola, le risate, gli sguardi e gli abbracci. "
Hai riassunto proprio il senso della scuola, non potevi esprimerti meglio! Gli abbracci, le risate, gli incontri davanti alla scuola non possono essere sostituiti da nessuna didattica a distanza.
"Non mi scorderò questo periodo e tutte le emozioni intense che ho provato.
Spero che il prossimo anno si ritorni alla normalità."
Nessuno di noi scorderà questo periodo, siamo tutti consapevoli che abbiamo vissuto un evento epocale, ma non vediamo l'ora di tornare tutti alla normalità...che saremo in grado di apprezzare, ora più che mai!
La scuola ai tempi del Coronavirus
Era il 4 marzo e stavo pranzando a scuola con alcuni miei compagni di classe aspettando di iniziare la lezione di Cambridge. Tutti parlavano felicemente della notizia che non si andava più a scuola. Io al contrario di loro non ero felice perché già pensavo che succedesse una cosa brutta. Così è stato e adesso abbiamo appena finito la quarantena, durata due mesi. È stato difficile restare tutto quel tempo a casa ma adesso sono felice che si stia ritornando un po’ alla normalità.
La scuola è cambiata e abbiamo svolto la didattica “a distanza”. È diventata piano piano la quotidianità dei nostri giorni.
Abbiamo seguito video lezioni online utilizzando zoom. Per noi è…
Caro Alessandro,
hai ragione, le chiacchiere con la signora del forno o quelle con i compagni prima di entrare non possono essere incluse nella didattica a distanza.
Eppure sai una cosa? Nonostante le difficoltà che dici di aver avuto e che comprendo, ti ho visto molto più attivo e produttivo nella Didattica a Distanza che a volte in presenza. Riflettici bene, non buttare tutto di questa esperienza, perché invece credo proprio che ti abbia aiutato a crescere!
Un abbraccio