Cari ragazzi,
stiamo vivendo un periodo storico davvero eccezionale, di cui ci ricorderemo per decenni.
Dobbiamo cambiare le nostre abitudini di vita, rinunciare ai contatti sociali e vivere reclusi in casa, per difenderci da un nemico invisibile che assedia la nostra nazione. Allora ci colleghiamo ad internet, viviamo una vita virtuale e ci affacciamo dai balconi, ci salutiamo a distanza, accendiamo luci e cantiamo canzoni per resistere e sentirci meno soli.
Viene quasi immediato il collegamento. Provate a pensare a come si viveva nelle città sotto i bombardamenti durante la II Guerra Mondiale. Immaginate di essere un abitante di una di quelle città di cui vi parla il vostro libro a pag. 242-243.
In una pagina di diario descrivi ciò che vedi, racconta le tue esperienze, esprimi le tue paure e le tue impressioni riguardo a quello che ti succede intorno!
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Molto bello Alessio! Stai attento all'uso dei tempi verbali. Cominci al presente:
".... ogni ora sento delle esplosioni provenienti dall' esterno" e poi passi al passato prossimo perché racconti della mattinata. E' giusto, ma poi devi oscillare fra gli stati d'animo al presente (perché ambienti la storia nel febbraio del 1945) e passato delle azioni.
Forse potresti mettere tutto al passato, mettendo una data posteriore nel diario, per esempio un anno dopo, e allora potresti raccontare tutto al passato! Proprio per sermplificare, intendo1
Un abbraccio
VIVERE SOTTO LE BOMBE
Dresda 20 Febbraio 1945
Caro diario,
Qualche settimana fa Dresda è stata bombardata , ogni ora sento delle esplosioni provenienti dal' esterno questa mattina mi sono svegliato alle 6:30 perchè non riuscivo a dormire , avevo troppa paura. Quando mi sono svegliato alcuni dei miei famigliari erano già svegli da qualche ora mio padre stava giocando a carte con mio nonno e mia madre stava riscaldando del cibo in scatola che avevamo recuperato dalla dispensa, mio fratello stava ancora dormendo.
quando era pronto il pranzo ci siamo messi tutti a tavola e abbiamo cominciato a parlare di come poter sopravvivere nei prossimi giorni perchè le scorte di cibo stavano per finire .
Era una situazione difficile…
Molto bello, cara Stella!
Il tuo lavoro evidenzia che ti sei impegnata e sforzata di fare da sola. Hai cercato di immedesimarti nella dura condizione di vivere sotto i bombardamenti e immaginato la fine di tutto sotto una neve bianca e piena di speranze! Molto poetico! Brava
Vivere sotto assedio
Caro diario Milano, 3 febbraio 1943
Oggi è prima volta scrivo in un diario.
Oggi la mia famiglia siamo svegliati molti presto per i rumori del bombardamenti che circonda.
I miei genitori corrono in camera nostra, abbaciando io e il mio fatello e io chiedo cosa sta succedendo fuori. I nostri occhi rivelano paura e ansia,sopratutto i miei genitori c'era l’iniettato di sangue nei loro occhi perché sono rimasti svegliati fino alle 1:00 al lavoro. I rumori del bombardamenti lentamente si è cresciuto , e ci sembrava sempre più vicino.
A mezzogiorno ,i rumori degli bombardamenti sta diminuendo .Silenziosamente tiro fuori la testa dalla porta,vedo quasi tutte le case sono rovinato,sento pianto degli neonati.vedendo tutto questo mi…
Bellissimi anche i diari di Giulia e Alessandro! Vi siete davvero immedesimati nella terribile situazione della guerra, con sensibilità e capacità di riflessione. Bravi!